moglie fa pompini alla stazione

La Moglie fa Pompini alla Stazione Termini

Riportiamo il testo integrale di una e-mail inviata al nostro staff di cercosessoitalia.com. Abbiamo deciso di inserire un titolo indicativo “La moglie fa pompini alla stazione Termini” e di oscurare i veri nomi delle persone coinvolte per mantenere l’anonimato. I fatti del racconto vero sono rimasti inalterati. 

Buona lettura!

Ciao a tutti, mi chiamo **** ****** e voglio condividere con voi il mio racconto erotico. Spero che possiate pubblicare la mia storia sul sito. Sento che potrebbe essere d’aiuto a qualche altra donna che come me è guidata da istinti che altre persone ottuse giudicherebbero sbagliati.

Sono sposata da 8 anni con *******, il sesso andava bene fra di noi con i suoi alti e bassi del momento. A un certo punto però ero caduta in depressione perché sentivo che volevo ancora di più. Non mi bastava solo mio marito.

All’inizio, quando mi son resa conto che ero infelice, per cercare sollievo, andavo sui siti porno mentre mio marito era al lavoro. Passavo 5 ore al giorno su diversi siti. Avevo scoperto che mi piacevano di più i video fatti nei luoghi pubblici o comunque quelli amatoriali, il mio preferito si intitolava “La moglie fa pompini alla stazione”.

Mi sgrillettavo molte durante la mattinata mentre guardavo i porno e facevo sesso in cam. All’inizio avevo orgasmi molto intensi ma poi… anche questo rimedio non mi ha dato più sollievo. Volevo emozioni intense.

La moglie fa pompini alla stazione per la prima volta

Un giorno, verso le 10 di mattina. Ho chiuso il pc dopo l’ennesimo video porno e mi sono messa a piangere perché non vedevo una via d’uscita per la mia depressione. Allora mi sono vestita, truccata e sono uscita per strada senza una meta. Ho camminato a piedi, preso autobus e metro senza manco guardare la destinazione. Volevo riflettere, avevo bisogno di essere circondata da estranei.

Mi sono ritrovata alla stazione Termini senza manco sapere come. Ero finita all’uscita di via Giolitti e mi sono appoggiata alla parete per fumare una sigaretta in pace. Dopo qualche minuto, noto un signore molto più anziano di me, con i capelli brizzolati, vestito in modo elegante. Aveva un fascino da sultano indiano.

Ci scambiamo qualche sguardo, lui si avvicina e in modo furtivo mi mostra una mazzetta di soldi, c’erano svariati pezzi da 100, 50 e 20 euro. Si rimette la mazzetta dentro la tasca interna della giacca e comincia a camminare. Io butto la sigaretta e lo seguo in predo a una sensazione di eccitazione massima mai provata prima.

Lo seguo a distanza di pochi passi, lo vedo infilarsi in uno dei bagni più schifosi della stazione. Mi infilo pure io. Lui apre la porta di un cesso libero e ci mettiamo velocemente lì.

moglie troia pompinara

Deeptrhoat allo sconosciuto

Comincio ad agire come se fossi una indemoniata, i miei sogni si stavano realizzando, mi sentivo come se fossi la protagonista del video “La moglie fa pompini alla stazione”. Gli apro subito i pantaloni e ho una bella sorpresa: ha il cazzo di 20 cm come minimo. Il boa però non mi spaventa e anzi mi fa bagnare tutte le mutandine. Mi sputo sulle mani e comincio a segarglielo con gusto mentre mi stringo le cosce perché ho troppa voglia di mettermelo dentro.

Però non è questo che lui vuole. Mi spinge la testa per farmi andare con la bocca giù. Mi ritrovo davanti il boa e glielo riempio di saliva, lo lecco tutto in lunghezza come se fossi una cagna. E in effetti è così che mi sento: una troia, una cagna, una zoccola, pensarlo mi fa quasi venire senza toccarmi.

Il cazzo adesso è lucido e bagnato di saliva, mi prende la testa e me lo infila fino in gola dentro e fuori, avanti e indietro all’infinito. Sento che potrei ingoiare la cappella se non fosse attaccata al resto del suo corpo, immagino la cappella scendermi giù per tutto l’esofago e poi fino allo stomaco.

Ho i conati di vomito perché il boa è troppo lungo, ma né a lui né a me interessa: entrambi stiamo vivendo un momento di pura gioia. Lui muove la mia testa avanti e indietro fino a farmi lacrimare, mi sento come se gli angoli della bocca si stessero per strappare. Poi esce appena in tempo per sborrarmi in faccia.

moglie pompinara sborrata

Si pulisce con un lembo della mia maglietta, mi butta la mazzetta di soldi sul pavimento del cesso e se ne va senza dire una parola. Io raccolgo subito i soldi e me li metto in tasca. Mi pulisco la faccia con un fazzoletto che avevo in borsa e me ne vado.

Sulla strada verso casa sorrido finalmente. Stringo i soldi in tasca e mi godo la sensazione pulsante di eccitazione che non mi è certo passata. Il clitoride bollente mi fa capire che sono ancora piena di vita e che sono proprio io “la moglie fa pompini in stazione” e non me ne vergogno.

Quando torno a casa, trovo mio marito che legge il giornale. Lo saluto come se niente fosse e lui mi dice: «Sei molto bella oggi, sei stata dal parrucchiere?», io lo abbraccio perché lo amo tanto. Non gli dirò mai il mio segreto. Spero vi sia piaciuto il mio racconto erotico di tradimento porconi.

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