Quello che è successo un mese fa mi ha talmente scioccato che mio padre mi ha fatto il TSO. In famiglia nessuno sa cosa è accaduto per farmi impazzire da un giorno all’altro. Oltre me, solo il mio migliore amico Mirko e una terza persona che lui chiamava “la mamma vogliosa” sanno la verità.
Scrivo il mio racconto erotico dal Centro di Salute Mentale di Padova. I miei medici mi hanno consigliato di mettere per iscritto i pensieri e i ricordi, mi serve come terapia.
Questo è un segreto che mi porterò fino alla tomba per questo voglio scriverlo, perché ho bisogno di liberarmi dato che a parole non ce la farei mai a raccontarlo.
Immagino gli psichiatri che leggeranno questa mia confessione o le persone sconosciute di internet, chissà a chi riuscirà ad arrivare il mio racconto erotico di donne mature. Chiunque tu sia, proprio tu che mi stai leggendo adesso, per favore, non giudicarmi. Ho già pagato a caro prezzo la mia perversione.
La mamma vogliosa è la mia
Mia madre è sempre stata una bella donna, tutti i miei amici mi dicevano di spararsi seghe su di lei e io diventavo un pazzo furioso quando lo sentivo, li prendevo a calci. Nessuno doveva permettersi di nominare mia madre. Mirko invece era diverso da tutti quegli altri cretini per questo siamo diventati molti amici.
Lui non mi faceva incazzare quando chiamava mia madre la “mamma vogliosa” perché tanto io lo sapevo che lo diceva per scherzo e in fondo… l’ho pensavo un po’ anche io.
Mia madre ha due tette pazzesche, è bionda con gli occhi azzurri, sembra una prostituta dell’Est. Quando si vestiva per uscire con papà, io andavo in camera sua perché mi piaceva guardarla. Lei spesso mi chiedeva di aiutarla con le cerniere dei vestiti quando non poteva arrivarci. Mi veniva duro, scappavo in camera e piangevo.
Duro come la pietra
Mirko veniva spesso a casa mia, giocavamo con la playstation, ci facevamo le canne, guardavamo porno. Spesso mio padre era fuori città per lavoro, partiva per fare gli aggiornamenti dell’azienda e tornava sempre dopo massimo una settimana. Quando lui se ne andava, io e mia madre ci sentivamo soli quindi chiedevamo a Mirko di dormire a casa nostra.
Le altre volte era andato tutto come sempre, in modo normale… una maledetta sera invece, è successo quello che mi ha portato qui a imbottirmi di psicofarmaci..
Io e Mirko stavamo guardando la tv grande in salotto, mia madre arriva e si siede in mezzo a noi sul divano. A un certo punto sento la mano di mia madre scivolarmi sul cazzo, mi volto a guardarla e vedo che sta toccando anche il pacco di Mirko attraverso i jeans, ha un braccio a destra e uno a sinistra come se fosse crocifissa.
Rimango pietrificato mentre lei continua a massaggiarmi in mezzo alle gambe. Anche Mirko ha gli occhi sgranati e mi guarda per capire cosa deve fare. Però lo vedo che gli viene l’erezione sotto la mano sapiente di mia madre e lo capisco… non posso arrabbiarmi con lui perché anche a me è venuto duro come la pietra.
Mia madre mi lecca il cazzo come se niente fosse
Mia madre sorride, ci fa alzare in piedi e si abbassa in mezzo a noi, ci apre i jeans, tira fuori i peni e continua a masturbare a destra e sinistra contemporaneamente. Nel frattempo si è tolta il reggiseno e ha le tette al vento. L’avevo già vista altre volte nuda ma stavolta mi fa un effetto uguale a cento professoresse porche tutte insieme.
Comincia a spompinarci una volta l’uno. Quando arriva il mio turno a me pare la cosa più naturale del mondo, una sensazione di tenerezza, pace, armonia col mondo e soprattutto eccitazione mai provata prima nella vita. Mentre mia madre me lo lecca, Mirko si spoglia e siccome non ce la fa più decide di fottersela davanti a me: «Scusa», mi dice e vedo affondare il suo cazzo dentro mia madre.