Ho il bisogno di mettere questa storia di sesso per iscritto perché quello che mi è capitato va oltre ogni immaginazione. Non ho mai più ricevuto una doppia fellatio di questo livello in vita mia.
Quando mi sono ritrovato lì con Luna e Giada inginocchiate davanti a me impegnate in una doppia fellatio, credevo di sognare. Ripetevo fra me e me: “Se è un sogno, non svegliarti, non svegliarti.” Per fortuna, le gemelle erano così prese dalla foga del loro desiderio che non si sono accorte dei miei vaneggiamenti e neanche delle mie gambe che tremavano davanti a loro.
Una fantasia perversa
Luna non mi aveva detto subito di avere una sorella gemella. Durante i nostri discorsi, lei aveva accennato a una sorella ma era riservata, non mi disse nient’altro al riguardo. Solo tramite una foto su Facebook, scoprii che Giada era uguale a lei. Non avevo il coraggio di ammetterlo neanche a me stesso ma davanti a quella foto che le ritraeva abbracciate e sorridenti, mi venne duro subito.
Luna ai miei occhi si era sdoppiata, raddoppiata. Ritornavo ogni giorno su quella foto, le fissavo per capire in cosa si differenziassero. Luna aveva i capelli un po’ più lisci rispetto a Giada che invece li teneva mossi, selvaggi. Per il resto, avevano la stessa faccia da porca, gli stessi zigomi pronunciati, il nasino alla francese e un paio di occhi scuri da pantera.
Mi sono spaccato il cazzo in mano a farmi le seghe su quella foto. Ogni volta che sborravo, me ne vergognavo perché io amavo solo Luna, era lei la mia ragazza però ormai la sorella gemella si era fatta spazio nella mia fantasia perversa.
L’incontro con la gemella ninfomane
Una sera, Luna mi fece salire a casa sua per la prima volta. Viveva con la sorella e i genitori ma quella sera, i suoi non c’erano perché erano andati alla casa al mare e avevano lasciato le figlie da sole a casa.
Luna mi aprì la porta, mi baciò dandomi un morso fortissimo al labbro inferiore come faceva sempre e poi mi sussurrò all’orecchio: “C’è pure mia sorella in casa, spero non ti disturbi la cosa…” Finalmente vidi Giada dal vivo. Stava seduta sul divano del salotto con le gambe accavallate e un libro in mano, aveva gli occhiali da vista come una segretaria sexy.
Non appena la vidi, mi venne subito duro, era inevitabile. Era uguale a Luna in ogni cosa. Le stesse gambe lunghe, gli stessi fianchi larghi da danzatrice del ventre. Cercai di coprirmi con le mani ma il cazzo aveva fatto una curva ed era tutto duro messo di lato, sembrava che avessi un pitone nei pantaloni.
“Ciao, piacere”, dissi a Giada e le porsi la mano per stringergliela. Notai i suoi occhi abbassarsi in direzione del mio pacco: “Ciao”, mi rispose, si alzò dal divano, mi strinse la mano, se la portò alla bocca e mi succhiò un dito. Sentii la sua saliva sul mio dito, se lo ficcò in bocca fino in fondo dentro e fuori.
Le gemelle litigano per il mio cazzo
Luna era rimasta dietro di me a guardare la scena. Si avventò sulla sorella e la spinse, le fece volare gli occhiali da vista: “Che cazzo fai?” le urlò.
Io indietreggiai imbarazzato, mi sentivo il cazzo bollente, mi faceva male dentro i pantaloni, non ce la facevo più quindi dovetti sbottonarmi e tirarlo fuori: avevo liberato il pitone.
Mentre le due sorelle erano cadute sul divano e si stavano azzuffando, ho cominciato a segarmi guardandole. Mi sputavo sulla mano e mi massaggiavo la cappella. Dovevo andare piano altrimenti sarei venuto subito davanti alle due gemelle porche.
Le gemelle fanno pace, arriva la doppia fellatio
Le sorelle smisero di prendersi a schiaffi e si voltarono a guardarmi, si erano calmate. Cominciarono a spogliarmi mentre ancora non la smettevo di segarmi, e si spogliarono a vicenda. Eravamo tutti e tre nudi finalmente: “Così ci fai eccitare troppo”, dissero in coro.
Si misero di fronte a me, cominciarono a baciarmi il collo una da una parte e una dall’altra mentre io avevo una mano dentro la fica bagnata di Luna e due dita dentro il culo caldo di Giada.
Poi si inginocchiarono davanti a me, si muovevano sincronizzate, come in uno specchio. Prima lo prese in bocca Luna e cominciò la fellatio speciale mentre la sorella mi massaggiava le palle e si strofinava un capezzolo con la mano libera. Poi Luna disse: “Tocca a te” e lasciò il mio cazzo tutto lucido della sua saliva per la sorella che non vedeva l’ora di ficcarselo in gola.
Una pioggia di sborra
Luna spingeva la testa della sorella sul mio cazzo, l’aiutava a prenderselo tutto: “A lui piace così, devi farlo bene”, diceva a Giada.
Io non ce la facevo più, stavo per schizzare. Data la forte connessione emotiva che avevamo io e Luna, lei capì che stavo per esplodere anche se non lo dicevo, così tirò per i capelli Giada per farla smettere di spompinarmi. Tutte e due si misero a darmi colpi di lingua sulla cappella.
Il mio cazzo con le vene gonfie era al centro, a destra c’era Luna, a sinistra c’era Giada. Entrambe leccavano il mio pitone e ogni tanto, nel farlo, capitava che si toccassero le lingua fra di loro. Leccavano sempre più veloce come due cagne finché non venni.
La mia sborra cadde come una pioggia sulle loro lingue vogliose, ne avevo tanta. Loro facevano a gara a chi ne prendeva di più. Leccarono tutta quella che era colata, neanche una goccia venne sprecata.
Io alla fine mi buttai sul divano per riprendermi dalla doppia fellatio più bella della mia vita, mentre loro si leccavano a vicenda le tette, lì dove erano rimasti ancora degli schizzi densi di sborra. Non vissi mai più un’esperienza tanto incredibile, non la ritrovai neanche nelle pagine dei racconti di sesso a tre più spinti.